Ma mi auguravo che nel pacco ci fossero la convenzione firmata e le fatture con i pagamenti di tutto quanto il Calcio Napoli deve dare al Comune per l’utilizzo dello stadio”. De Laurentiis non paga e così il consigliere di maggioranza, Nino Simeone, apre il pacco in diretta Facebook e lo rispedisce al mittente: “Apprezzo il regalo, ma non lo accetto – spiega Simeone – Sono intransigente, il Calcio Napoli deve prima pagare per l’uso dello stadio. Un pacco regalo per Natale: all’interno una maglietta personalizzata del Calcio Napoli, con il nome sopra il numero 10 di ciascun consigliere comunale. Il “naming” è la parte più moderna, con le lettere FCP che rimando al nome della squadra. Il logo della corona sulla parte superiore della schiena e la scritta CLTFC sulla targhetta del kit rafforzano ancora di più l’identità del club. In grassetto i giocatori ancora in attività col club siciliano. Succede spesso che un club veda il proprio periodo di gloria racchiuso in un breve lasso di tempo e il caso del Parma, in questo senso, appare emblematico: la seconda metà degli anni ’90 vide il club emiliano rendersi protagonista di pagine sorprendenti di calcio, in Italia come all’estero, con giocatori di primo piano e con una divisa in particolare rimasta nella storia.

Escluderei anche la 4, perche se confronto i giocatori delle squadre italiane con percentuali migliori di Napoli, Roma e Inter (oltre alla Juve troviamo la Lazio samp e Torino) non vedo fenomeni. ». Il “Mancio” allievo devoto di Vicini al punto di autoconvocarsi in Nazionale dopo che la Samp aveva comunicato al ct che era indisponibile per infortunio. Tinkeps Cornice per Maglia da Calcio, Cornice per Magliette, Può salvare baseball, basket, maglie da calcio, Nero. Se ci fosse stato un Mondiale per le brave persone, specie per quelle passate in questo strano mondo del calcio, Vicini l’avrebbe vinto di sicuro. Vicini – Anche se avessimo giocato la semifinale all’Olimpico credo che avremmo vinto noi». Proprio le nuove regole sulla pubblicità a bordo campo avrebbero mandato su tutte le furie ad agosto il presidente azzurro che se la prese anche con la dirigente comunale, responsabile dell’impianto, Gea Vaccaro. Il patron De Laurentiis omaggia così il consiglio comunale, l’assemblea che ha votato nel 2015 una convenzione per lo stadio San Paolo mai firmata dal presidente azzurro.

Cantieri che preoccupavano De Laurentiis per l’utilizzo dell’impianto durante il campionato e la Coppa. Un’ira che costrinse De Laurentiis a scusarsi il giorno dopo con un bouquet di fiori indirizzato alla funzionaria, come raccontato da Repubblica (le voci raccontarono pure in quel caso di fiori rispediti al mittente, ndr). È stato l’unico caso di con- vocazione postuma», ricordava il ct. Quel nome originale era stato un omaggio del padre al marchese Massimo D’Azeglio. Il più antico documento che menziona l’abitato di Alà è datato 1106. Risale a tale data infatti la nomina di un reggente della diocesi di Castro di un vescovo il cui nome non si è tramandato all’età contemporanea. Risultato: da tre anni il Napoli non paga per l’uso dello stadio, partita dopo partita, in assenza dell’accordo. All’epoca lo scontro si accese sui lavori allo stadio, necessari per le Universiadi. Grande spazio anche per lo stemma, la bandierona dell’Hertha ad altezza cuore.

«Stagione 1971-1972. Avevo notato un ragazzo del 1954, alto dai capelli lunghi che si muoveva con grande eleganza. Quel ragazzo era Giancarlo Antognoni che di colpo, grazie a Vicini, si ritrovò dalla quarta serie all’Under 21. Intuizioni di chi aveva appreso a pieno la lezione alla scuola federale di Artemio Franchi che nel 1966 dopo la grande débâcle della “Corea azzurra” profetizzava in anticipo sui tempi. Gianluca è nato una domenica del 1967: il campionato era fermo, ma papà Azeglio, allora allenatore del Brescia, era in trasferta per una amichevole in Svizzera. L’intervento, affidato ad un tecnico, ha comunque un costo molto basso e a questo si aggiunge anche che il professionista effettuare un controllo e una manutenzione per essere certo che ci sia comunque una sicurezza della struttura in fase di funzionamento. «La nuova politica della Figc dopo la “Corea” – ricordava Vicini – era costruire una struttura destinata a durare nel tempo e incentrata sulla Nazionale maggiore, con cui gli allenatori delle giovanili collaboravano acquisendo quell’esperienza necessaria per poter diventare un giorno i nuovi ct».

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By Leticia